La nuova rivoluzione industriale forse non si farà su questa Terra. Niente di catastrofico, semplicemente Made in Space ha dato la notizia che in molti si aspettavano da tempo: una delle sue stampanti 3D sarà inviata a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS) nel 2014. In poche parole, la stampante prodotta dalla startup californiana sarà la prima macchina a stampare oggetti in completa assenza di gravità.
L’utilizzo delle stampanti 3D nello spazio rappresenta un campo di studio preso in seria considerazione dalla NASA, soprattutto per quanto riguarda i viaggi verso Marte. Come racconta il Washington Post, l’agenzia spaziale statunitense ha finanziato con 125mila dollari il progetto di una macchina capace di stampare del cibo partendo da ingredienti separati. In una delle ipotesi più semplici, gli estrusori della stampante potrebbero deporre uno sopra l’altro strati di pasta, salsa di pomodoro e proteine. Insomma, una pizza spaziale.
Made in Space, invece, ha obiettivi diversi. La stampante 3D che dovrebbe lasciare il pianeta nel 2014 dovrà svolgere la funzione di fabbrica universale. L’idea è semplice: un astronauta che avrà bisogno di sostituire un pezzo fondamentale per il funzionamento della ISS non dovrà più attendere i rifornimenti dalla Terra. Gli basterà selezionare il file giusto e avviare la stampa direttamente nello spazio.
Come dice Jason Dunn – presidente e co-founder di Made in Space – nel video registrato in occasione di TEDxEmbryRiddle, la sua missione è quella di aiutare il genere umane a colonizzare le nuove frontiere spaziali. La stampante 3D a zero gravità è solo un piccolo passo in questo ambizioso disegno, ma non è certo l’unica protagonista dell’avventura extraterrestre.
I makers che vogliono andare nello spazio sono numerosi. Di Enrico Dini ed il suo progetto per costruire basi lunari con una stampante 3D vi abbiamo raccontato spesso. Se avrà successo la sua tecnologia, unita alle altre, sarà in grado di fornire ai pionieri spaziali una serie infinita di strumenti per affrontare lune e pianeti lontani. Dovranno solo trovare un modo per connettersi alla Terra e farci sapere che va tutto a gonfie vele.
Source: makerfairerome
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