E’ stato lanciato online il gadget che rischia di cestinare una volta per tutte mouse e tastiera. A 150$ lo si può pre-ordinare online ed assomiglia alle fasce da polso di moda negli anni ’80.
Si chiama Myo e a quanto dicono i produttori è un device che permette di tradurre l’attività mioelettrica (i flussi microelettrici che viaggiano attraverso i muscoli) nel controllo wireless di un computer, di uno smartphone o di altri media digitali.
Alcuni gesti-chiave permettono ad esempio di riprodurre un video o una canzone e ruotando leggermente il polso o muovendo le dita si può passare al brano successivo, aumentare il volume, o per i più “smanettoni” addirittura inventare un nuovo software che permette di fare djing e scratchare senza più bisogno di piatti o CDJ.
Per ora è possibile solo pre-ordinarlo e acquistarlo a scatola chiusa sul sito e quindi non ci è possibile testare l’API che cattura i dati provenienti dal device. Sarà disponibile, come per altri sensori di biofeedback, una serie di librerie developers (e ci si augura opensource) che permetteranno di sviluppare propri framework e software.
Il bracciale Myo percepisce la mimica del braccio e della mano attraverso il rilevamento dell’attività muscolare e motoria e vanta l’abilità di motion capture delle dita e dell’esatta posizione di braccio e avambraccio. La cattura dei movimenti è veloce secondo i produttori e il sensore è in grado di riconoscere i gesti addirittura prima che lo user si muova. I muscoli infatti si attivano leggermente prima che la mano comincia a muoversi e Myo sarebbe dunque in grado di prevedere la mimica prima che essa accada realmente. Ovviamente tutto nell’arco di una manciata di millisecondi. In teoria insomma non dovremmo percepire ritardi.
I primi gadget saranno spediti alla fine dell’anno e a detta della casa saranno compatibili con le piattaforme OSX e Windows (non è specificato nulla per Linux).
Il campionamento dei dati di biofeedback diventa una pratica sempre più accurata e sempre più accessibile grazie all’utilizzo della tecnologia indossabile e ai costi contenuti. Continuano le ricerche e il perfezionamento di device come Neurosky Mindset o Emotiv in grado di assicurare una lettura sempre più accurata dei flussi di energia micro-elettrica nel cervello. La sensoristica usata in medicina per la diagnosi viene sempre più spesso transmediata in altre forme che fondono arte e design. Il biofeedback ha costituito e continua a rappresentare un’importante prospettiva di ricerca e per la performance di artisti come Stelarc, Marcel li Antunez Roca, Daito Manabe.
Se le prospettive e le qualità di Myo sono quelle realmente decantate nella pagina di presentazione del prodotto, a breve, potremo appendere al chiodo mouse e tastiara per far spazio a interfacce sempre più trasparenti.
di Pasquale Direse
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