La capitale mondiale del peperoncino sarà quest’anno Rieti. Dal 26 al 29 luglio, infatti, la spezia più piccante sarà in Sabina con 700 varietà provenienti da tutto il mondo e un nuovo sistema di calcolo del grado di “piccantezza” del peperoncino.
La manifestazione è stata presentata a Roma a Palazzo Rospigliosi alla presenza di autorità e ospiti del mondo dello spettacolo e del giornalismo fra i quali, Guglielmo Rositani, reatino di origini calabresi, ideatore della manifestazione, Antonella Clerici, Michele Placido, Pippo Franco e l’Ambasciatrice del Ghana, Evelyn Anita Stokes-Hayford e l’Ambasciatore del Messico, Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo.
SUPERARE LE 100 MILA PRESENZE DELLO SCORSO ANNO - L’obiettivo è chiaro: migliorare le straordinarie performance dello scorso anno, quando circa 100 mila persone calcarono il caratteristico centro storico del capoluogo laziale. Piazza Cesare Battisti, Via Roma, Piazza Vittorio Emanuele, Via San Francesco, Piazza San Rufo brulicavano di amanti della spezia. Per l’occasione fu anche ideata dal laboratorio di birra artigianale “Alta Quota” anche la birra al peperoncino “Chicano“. Un successo senza eguali che riscosse consensi in tutte le sfere dei palazzi di potere ma anche dai cittadini.
SPEZIE DA TUTTI I CONTINENTI - La grande esposizione reatina proporrà dunque peperoncini provenienti dai 5 continenti che anche quest’anno coloreranno le piazze del centro storico della città laziale. E’ prevista la presenza di Paesi come Messico, Ghana eIndia che, nel corso delle giornate, attraverso stand istituzionali proporranno una grande varietà di prodotti e piatti tipici e tradizionali del proprio Paese e porteranno gruppi di artisti che con le loro esibizioni arricchiranno il programma della manifestazione. La realizzazione dell’evento e’ resa possibile grazie alla collaborazione dell’Associazione Peperoncino di Rieti e alla collaborazione e al sostegno del Comune e della Provincia , della Regione Lazio, della Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Rieti, l’Ascom Confcommercio, Fenacom Rieti, la Coldiretti, la Fondazione Varrone, la Cassa di Risparmio di Rieti e l’Accademia Italiana del Peperoncino. L’iniziativa reatina ha come scopo principale quello di esaltare un prodotto che vanta nel mondo circa due miliardi e mezzo di consumatori.
“IL PEPEROMETRO” - Durante la manifestazione saranno presentati i primi risultati di una ricerca che l’Università di Perugia sta portando avanti, su incarico dell’Associazione Peperoncino di Rieti e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, per mettere a punto un sistema scientifico per il calcolo del grado di piccantezza del peperoncino. Il sistema attuale, la scala Scoville, usata dal 1912 a oggi, è un sistema empirico e che prevede la costruzione di una scala graduata di valori che variano in base al contenuto di capsaicina presente nelle diverse varietà di peperoncino. Wilbur Scoville stabilì arbitrariamente un valore di 16.000.000 per la capsaicina ed è questo il punto debole del sistema al quale si cerca di ovviare, proprio attraverso questo innovativo sistema, stabilendo un valore assoluto e scientificamente certo che, una volta accettato, rappresenterà una novità di portata mondiale.
UN BUSINESS DA “COLTIVARE” - “Rieti Cuore Piccante” così il nome dell’iniziativa, offrirà anche importanti spunti di riflessione sull’importanza salutistica, economica e storica del capsicum (nome scientifico del peperoncino). Non tutti sanno, ad esempio, che a dispetto di un crescente utilizzo di questa spezia nella nostra cucina, ben il 70% del peperoncino consumato in Italia proviene da mercati esteri che in alcuni casi esportano un prodotto di bassa qualità, reso addirittura nocivo dall’uso del Sudan, un colorante tossico.
Source: Proconsum
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