La città si trasforma, l’ordinario diventa straordinario: il teatro Marcello di Roma si appresta a divenire il cuore pulsante di Migrations, il nuovo progetto artistico e culturale di medialize.it, ovvero un’ emozionante avventura d’arte pubblica dei nuovi media capace di valorizzare la memoria e l’esperienza dei luoghi della città, coinvolgendo cittadini, turisti e “viaggiatori urbani” in una manifestazione unica nel suo genere.
L’11, 12 e 13 settembre uno dei luoghi simbolo della Capitale, divenendo la grande tela su cui si snoda una narrazione interattiva di luce e suono, sarà il punto di partenza per un viaggio sensoriale attraverso i flussi sperimentali dell’arte contemporanea.
Migrations esplora il tema della migrazione attraverso lo sguardo e l’esperienza della natura, delle persone, del pensiero, si pone come opera d’arte pubblica dal grande impatto spettacolare, emozionale e di partecipazione interattiva; ma vuole essere soprattutto il punto di partenza di una visione dell’arte che travalichi ogni confine per intessersi strettamente con il tessuto circostante, divenendone materia viva e in costante trasformazione. Il concetto di migrazione si articola in tre eventi artistici che ne esplorano le profondità invisibili e naturali, le sfaccettature dei flussi umani, le interpretazioni del pensiero: migrazione è lo slancio creativo verso la sopravvivenza, verso la capacità di conoscersi, di riconoscersi, è il movimento che dà corpo e ritmo alla vita.
Migrations è il “teatro dei media emergenti” in cui lo spettatore diventa protagonista attivo dell’opera d’arte pubblica. E’ un progetto concepito da Pasquale Direse, in collaborazione con Aggeliki Tsekeni (Atene – Grecia), Angelo Ruta, Damiano Spina, Olivia Giovannini, Fabrizio Palasciano, Hatefeh Majidi (Iran), Raffaele Lelli, Jessica Nanni.
Medialize.it, impresa italiana produttrice d’arte pubblica, site-specific design e innovazione creativa, propone nuovi modi d’uso delle tecnologie emergenti attraverso flussi performativi e progetti d’arte che rendono protagonista la città e le persone che la vivono.
di Maria Chiara Bisci
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