PalindRome: un Laboratorio di Drammaturgia della Rete a Corviale

In attesa dell’Expo’ 2015, Corviale prepara la sua candidatura per essere riconosciuto distretto scientifico e culturale di interesse nazionale dove raccogliere e sperimentare applicazioni che vanno dall’ecosistema digitale all’innovazione sociale, dalla bioeconomia all’agricoltura urbana. Il laboratorio di una vera e propria armatura ecologica virale per la bonifica della crosta urbana.bouncy castles for sale canada

I tetti della città (a partire da quello di Corviale, il più lungo d’Europa) a cui si riferisce il titolo dell’installazione, si misura con la reinvenzione dei tetti come nuovo suolo produttivo a KM ZERO. Questo progetto lanciato dalla Rete UNITED ROOFS (Eco Cluster Cooperation nazionale guidata dall’Università del Molise, Università di Roma, Torino, Milano, Ancona, Firenze, Napoli, Bari, CNR, Associazione Italiana Verde Pensile, Corviale Domani e Urban Experience), intende raccogliere candidature di edifici sui quali sperimentare moduli produttivi ecosostenibili da collocare sulle coperture piane. Una linea di ricerca che si svilupperà su scala nazionale per poi confluire sul tetto di Corviale in occasione di Expo’ Milano 2015.

Durante l’evento-installazione del 12 ottobre sono state illustrate le linee di ricerca sia con collegamenti in videoconferenza sia con interventi di protagonisti e partner, tra cui: Pino Galeota, coordinatore di Corviale Domani e Giovanni Quarzo, presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale.

L’evento crossmediale ha visto l’allestimento “PalindRome – ROOFS APPS ”, ideato e coordinato dal Professor Stefano Panunzi, docente di Composizione Architettonica e Urbana in collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Università del Molise (composto dal dottorando Costantino Carluccio e dai tirocinanti Massimo Tartaglia e Attilio Russi), in collaborazione a Corviale Domani (Pino Galeota), i Corsi di Tecniche e Saperi dello Spettacolo dell’Università di Roma della Sapienza (docenti Valentina Valentini, Antonella Ottai e Luca Ruzza) e Urban Experience (Carlo Infante), un Laboratorio di Drammaturgia della Rete tra Ecosistema Urbano ed Ecosistema Digitale in corso presso il Dipartimento di Scienze dello Spettacolo della Università di Roma-Sapienza.

Al centro un’installazione basata sulla vestizione di tavoli come edifici, sui quali sono state composte applicazioni evocative per la bonifica della città, dando ai visitatori la sensazione immersiva di poter osservare a volo d’uccello un tessuto urbano densamente edificato.

 

 

 

 

Source: Urban Experience

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