Roma è una città ricca per le millenarie stratificazioni archeologiche e storiche, una città dall’enorme vivacità culturale, dalle grandi competenze, con i suoi centri di ricerca e di studi, i suoi musei e i suoi luoghi d’arte.
Pensare al futuro della città presuppone avere il coraggio di mettere in discussione i modelli di governance obsoleti per affermare soluzioni innovative che affrontino le tematiche cardine: la qualità della vita, il diritto al lavoro, lo sviluppo sostenibile, l’inclusione dei più deboli.
Si tratta di pensare ad un progetto di innovazione sociale che trasformi quelli che fino ad oggi sono stati gli utenti della città in protagonisti attivi nell’individuazione dei problemi della città e nella gestione di nuovi strumenti operativi.
Un progetto che abbia l’obiettivo di fare di Roma una città intelligente, una smart city, sapendo che per essere “città intelligente” la città deve saper interpretare l’innovazione digitale. In questo senso le nuove tecnologie devono diventare supporto della trasformazione degli spazi e dei tempi, per valorizzare le reti sociali e i beni relazionali, per sviluppare il capitale sociale fornendo elementi di migliore usabilità dei sistemi della mobilità, della sicurezza, dei servizi, dell’ambiente, a partire dal principio resiliente necessario per rispondere al deficit ecologico.
Un progetto per Roma Smart City deve partire da una “visione organica” e condivisa del futuro della città ed essere pertanto avviato in modo orizzontale e trasversale, da chi può esporre esigenze, requisiti e proporre priorità e soluzioni. Ciò significa partire dalle esigenze dei “city user”, con una progettazione partecipata da parte di tutti gli stakeholder del territorio: amministrazioni, imprese, università, scuole, centri di ricerca, associazioni sociali e culturali.
La Roma Smart City da sviluppare è quella dove l’elevata offerta culturale possa incontrarsi al miglior grado con la sua domanda, promuovendo la partecipazione attiva e consapevole grazie all’uso interattivo delle reti di comunicazione, qualificando i flussi urbani e sollecitando le dinamiche di feedback capaci di attivare la nuova “rete del valore” espressa dalla cittadinanza attiva.
La Roma Smart City di cui abbiamo bisogno è quella dove i nuovi talenti possano sviluppare sperimentazioni che coniughino le applicazioni tecnologiche con le strategie sociali e culturali che generino partecipazione qualificata.
La Roma Smart City che auspichiamo rilancia la propria vocazione originaria di laboratorio antropologico glocal, dove da millenni convergono culture diverse, con la capacità di declinarle in creatività sociale e qualità della vita, esplicitando come la dimensione locale del genius loci possa coniugarsi con quella globale delle reti.
Roma Smart City è un progetto ambizioso, proiettato nel medio termine, un progetto necessario a cui ti chiediamo di aderire e partecipare attivamente.
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